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La precessione degli zebedei

... ovvero questa noiosissima campagna elettorale che, ahimè, non ho avuto tempo di commentare.
E dato che mancano ormai poche ore all'apertura dei seggi (e meno male che il messo comunale non mi ha trovato, altrimenti avrei dovuto anche certificare l'ennesimo sfascio elettorale da scrutatore), un paio di noticine lasciamole pure...

Almeno per ricordare come ci siamo arrivati a queste elezioni. Un governo che regala al nostro Paese pessime figure internazionali, facendoci precipitare nel ridicolo: mentre in Francia Sarkozy si tromba Carla Bruni, e in Venezuela Chavez risponde trombandosi Naomi Campbell, in Italia Prodi si fa trombare da Mastella! E come dimenticare poi la questione dei rifiuti, di quei rifiuti umani che nel Senato della Repubblica danno uno spettacolo tra il desolante e il delirante, tra gare di sputi e insulti, magnate di mortadella e stappate di champagne? Le istituzioni sentitamente ringraziano e ai protagonisti sarà concesso il bis: tutti ricandidati dalle segreterie dei partiti che, grazie alla legge elettorale firmata Calderoli, decidono chi va in Parlamento e chi no.

Poi due mesi di campagna elettorale a rischio narcolessia. Lo psiconano dice le stesse cose da sempre, quindi non val la pena seguirlo. Il nuovo che avanza invece avanza inglobando tutto l'inglobabile (se la dc era la balena bianca, il pd è diventato una balenottera azzurra) ed è guidato da quello che il buon Gramellini su Zapata (numero unico) già 2-3 lustri fa definiva l'uomo quantunque (quello che per ogni affermazione deve aggiungere un "ma anche", un "eppure", un "e tuttavia": logica vuole che non accontentando pienamente nessuno, non si scontenta del tutto nessuno). Tralascio i Calearo e le Binetti, sarebbe come sparare sulla croce rossa, il problema è più di fondo. Politica nuova fatta da uomini per lo più vecchi e quando si inseriscono i (pochi) giovani i metodi di inserimento sono ancora più vecchi (amici degli amici, amici dei parenti, parenti degli amici, nuore dei presidenti e giovani confindustriali). Nuovo forse il linguaggio: Uòlter è disinvolto con la pronuncia di Air France, a suo agio con tanti termini inglesi, tanto da non rendersi conto che poi uno non capisce più che lingua sta usando. E così nel tormentone dei sondaggi, in un suo discorso non so se riferendosi alla tendenza del pd debba intendere "cresciamo ogni giorno" o - più realisticamente? - "crashiamo ogni giorno"...
E mentre in mezzo (e agli estremi) ci sono una dozzina o più di partiti davvero pittoreschi, che varrebbe la pena ricordare (e che potrebbero anche guadagnarsi il mio voto), dall'altra parte è ovviamente peggio: archiviato Previti, avremo ancora in Parlamento - e con un programma di tutto rispetto: riscrivere i libri di storia! - il fervido ammiratore dell'eroe Vittorio Mangano, quel Dell'Utri che nelle scorse ore pare stesse perfezionando per 200.000 euro l'acquisto di 50.000 voti sudamericani attraverso la 'ndrangheta... questo significa che se all'ingrosso un voto vale 4 euro, visti i rincari al giorno d'oggi nelle filiere di rivenditori e intermediari, al dettaglio con il mio avrei potuto farci almeno 10 euro: se ebay non avesse bannato il mio annuncio, a quest'ora avrei un motivo per andare a votare domani!

Che altro aggiungere? Forse solo che a Milano ieri hanno fermato 2 attacchini intenti nel loro lavoro: li hanno fermati in quanto extracomunitari clandestini e stavano attaccando manifesti elettorali della lega!!! Ha ragione Calderoli: basta con questi clandestini! Ma forse ha ragione anche chi dice che gli extracomunitari servono perché fanno i lavori che gli italiani (e i padani) non vogliono più fare...

Vabbe', direi che è sufficiente, volevo giusto postare qualcosa prima delle elezioni, ma di altri due temi che mi stanno più a cuore non sono ancora riuscito a parlare... il primo sono i morti sul lavoro alla TyssenKrupp, e di quello però non parlerò altrimenti rischio incriminazioni per istigazione a delinquere. Il secondo riguarda la stampa, l'informazione, che in Italia ha tratti più che inquietanti, e non solo per quello che non dice... per questo però rimanderò alla prossima.

hasta luego!

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