Una buna notizia: dopo 11 anni di Medioevo, in Australia i conservatori scendono dagli scranni governativi.
Una speranza: rapporti bilaterali tra il nuovo governo australiano e il nostro sedicente di centrosinistra per trovare una soluzione all'annosa questione Savoia. Offro io il viaggio di sola andata purché gli si trovi una sistemazione definitiva nel Grande Deserto Sabbioso.
Paradossale: c'è voluto l'intervento della nostra ex casa reale per farmi trovare d'accordo con Calderoli: avanti, Savoia, fuori dai coglioni! E questa volta definitivamente.
Chieda lo Stato un risarcimento di qualche centinaio di miliardi di euro ai responsabili della politica italiana dall'unità d'Italia alla loro fuga ingloriosa, dai crimini di Umberto I (Gaetano Bresci santo subito!) alla consegna del paese al fascismo, alla promulgazione delle leggi razziali...
E chiedano i cittadini (non più sudditi) italiani quanto ritengono doveroso per il pretium doloris di aver nuovamente tra gli zebedei quella feccia così ben definita da Moni Ovadia: "Quella dei Savoia è una delle più ridicole, vigliacche, traditrici monarchie della storia".
Certo, verrebbe facile dire che il governo avrebbe potuto contemplare il caso all'interno del pacchetto sicurezza con il decreto per le espulsioni più rapide, ma non troverei corretto far di tutta l'erba un fascio: non si possono trattare tanti Rom onesti alla stregua di una cricca di farabutti - lo stesso già pregiudicato in Francia è indagato in Italia per associazione a delinquere - privi di dignità.